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festa della liberazione a Napoli 24 e 25.04.17_euro 99 camera matrimoniale / notte – colazione inclusa

 

 

 

Storia del 25 aprile: quando Napoli si era liberata dalla dittatura già da tempo

Ma perché Napoli si ribellò prima di tutti gli altri ai nazifascisti? È presto detto: la nostra città è stata la più colpita della penisola per quanto riguarda i bombardamenti nemici. Furono distrutti edifici storici (tra cui il noto monastero di Santa Chiara in piazza del Gesù Nuovo) e interi quartieri vennero rasi al suolo. Tra l’altro gli occupanti tedeschi ogni giorno facevano prigionieri tra i civili e commettevano ogni genere di atrocità su tutto il popolo partenopeo (anche sulle donne). La disperazione dei napoletani era ai massimi livelli. Il 27 settembre 1943 questo risentimento esplose in una guerra civile senza precedenti. L’orgoglio di Napoli si mostrò in tutta la sua violenza. Centinaia furono le vittime partigiane, ma i tedeschi vennero finalmente scacciati dalla nostra città. L’arrivo degli alleati pochi giorni dopo fece il resto.

In Italia si dovette aspettare un po’ di tempo in più. La storia del 25 aprile infatti racconta di come in questo fatidico giorno del 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (il cui comando era presieduto tra l’altro da Sandro Pertini) proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate.

Come sempre Napoli si dimostrò all’epoca lungimirante e riuscì a liberarsi prima degli altri dai dittatori, ma il 25 aprile va festeggiato anche qui da noi per ricordarci quanto cadde in basso l’umanità nel portare avanti una guerra che fece milioni di morti in pochi anni. Cose del genere non vanno mai dimenticate.

 

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